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Non potremmo che intitolarlo così : Sorpresa ! ….

Dopo aver superato a Settembre scorso le numerose difficoltà incontrate, adeguando attività e strutture per una sana e battagliata ripartenza della nostra attività sportiva, dopo aver superato con il DPCM del 24 Ottobre, le difficoltà organizzative ed economiche distinguendo le attività tra agonistiche di interesse nazionale e Promozionali/Amatoriali, oggi, con il DPCM del 3 Dicembre, quando si percepiva ormai un lento e graduale miglioramento della pandemia ed anche una possibile ripresa dei campionati a partire dal nuovo anno, è arrivata come un fulmine a ciel sereno una disposizione a dir poco “inaspettata” : Stop a tutte le attività … o quasi tutte. 

 

Non siamo qui per contestare una decisione, sicuramente sofferta e che avrà le sue buone ragioni, ma solo per prenderne atto e dispiacerci ed informarvi; anche per ragionare insieme su quali possano essere le valide motivazioni di una decisione del genere. Sicuramente lo Sport nella molteplicità dei suoi diversi comparti rappresenta un ambito importante della Società Civile, ma è pur sempre soltanto una piccola parte di essa che nel suo insieme rappresenta invece un Sistema molto più ampio e complesso. Il Sistema o meglio la Società Civile in questo periodo non ha potuto esimersi dal tener conto di una festività come il Natale che per tradizione è la festa più importante dell’anno, quella che riunisce le famiglie e gli amici intorno ad un focolare, in casa o in vacanza. E’, ed è sempre stata, una festa che per tradizione apre i cuori, riavvicina le persone e suscita emozioni. Se oggi le indicazioni e le disposizioni dell’ultimo DPCM sono arrivate a bloccare tutto questo nella speranza che questa ultima prova di consapevolezza possa evitare di innescare di nuovo, per la terza volta, un processo pandemico, allora nella gestione di un intero Sistema può diventare normale anche bloccare una attività formativa e preziosa come è tutto lo Sport dilettantistico.

Voglio fortemente credere, però, che questa (speriamo) ultima impegnativa prova debba intendersi come l’ultimo sforzo, di tutti, per garantire a tutti non solo un Natale sereno e salutare, intriso di pazienza, solidarietà e consapevolezza, ma rappresentare anche un periodo transitorio importante, e breve, in grado di dare la speranza a tutti di ripartire gradualmente, ma definitivamente, già con l’inizio del nuovo anno.       

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