Pallavolando … parliamo anche di “giovani…ssimi” atleti.

I campionati giovanili under 12, 13 e 14, maschili e femminili, stanno volgendo al termine e l’attenzione, l’impegno, profuso finora dai nostri mini atleti  è stato sempre massimo …. o quasi. Il mese di Maggio che si è avviato sarà per i nostri atleti quello dei responsi finali dopo un anno di intenso lavoro, non soltanto da un punto di vista tecnico, ma anche comportamentale.  Nello stesso periodo, però, sono concentrati anche tanti altri loro appuntamenti; oltre a quello sportivo che coincide con le fasi finali dei campionati, incideranno anche la fine dell’anno scolastico, le cresime, proprie o dei loro parenti, e poi le gite scolastiche e tante altre cose ancora, raccolte tutte nel mese di Maggio.  Il mini atleta quindi, forse per la prima volta, si troverà di fronte alla difficoltà di dover dare delle priorità. Cosa voglio fare, a cosa posso rinunciare ?  Vorrei fare tutto, ma non posso !  Ecco allora correre spesso in soccorso il genitore che vorrebbe un po’ di comprensione per il proprio “pupo”  ed a seconda delle circostanze e degli umori, cambiare le

priorità di volta in volta. La cosa potrebbe anche essere considerata normale se non fosse che nello Sport non funziona così.  E come per la Prima Comunione, la Cresima, un esame scolastico, c’è un appuntamento annuale fisso a cui non si può mancare, la stessa cosa, ma questo non è ancora ovvio per tutti, dovrebbe essere per la fase Finale di una competizione sportiva di qualsiasi disciplina.  Trascurando volutamente quei giovani atleti che hanno già le idee chiare in proposito e forti motivazioni, ai quali va tutta la nostra fiducia, ci limiteremo a spiegare a quei mini atleti non ancora troppo convinti che una Finale è un po’ come un esame, che arriva dopo uno, a volte due o tre anni (se parliamo in termini di campionati giovanili); momenti unici per un atleta, utile alla crescita della propria personalità, alla valutazione del proprio valore tecnico, non più espressi in termini relativi, ma quasi assoluti, se dietro a quella Finale c’è un “Titolo” che certifica il valore sportivo. Momenti unici, dicevamo, non solo individuali, ma naturalmente anche per il gruppo squadra e per una intera Società Sportiva che su di loro investe continuamente.   Insomma,  voi ragazzi ed atleti giovanissimi, ancora in fase di avviamento e maturazione, avrete spesso sentito parlare delle grandi emozioni che lo Sport può regalare, ma (per sentito dire) saprete anche che lo Sport è sinonimo di sacrifici e rinunce.   Bene ....... !  Tanto per fare un esempio, una vostra rinuncia possibile, anzi,  a volte necessaria, potrebbe essere la gita scolastica; diciamo pure ……. non sempre, ma solo e soprattutto quando coincide con una competizione importante, irripetibile, una competizione da cui si potrebbe anche uscire sconfitti  per e lasciarvi tutti con in mano un “pugno di mosche” . Se quella sfida si riuscisse a vincere però, l’emozione che è in grado di trasmettervi  sarebbe 100 volte più grande di quella di una gita scolastica e quell’esperienza  rimanervi  impressa nella mente per tutta la vita.  Ecco perché i vostri genitori qualche volta non vi possono aiutare, perché non hanno vissuto quell’esperienza sportiva e non ne conoscono il valore intrinseco; non sanno quanto quelle emozioni  potranno aiutarvi a mantenere alta la motivazione negli anni a venire, quando le problematiche adolescenziali saranno molte di più e vi tormenteranno al punto di farvi porre spesso la domanda : “chi me lo fa fare ? La risposta allora potrebbe arrivare da quella vostra abitudine, ormai consolidata, di saper dare le giuste priorità nei momenti importanti e di saper rinunciare ad uno svago in favore di un ideale.  E qui entra in gioco il ruolo formativo della vostra Società Sportiva. Per formare una mentalità adeguata agli obiettivi prefissati per voi, giovani atleti, sarà necessario non solo pianificare l’attività ed i suoi obiettivi con  tecnici preparati , ma anche introdurre con gradualità alcune regole comuni onde poter perseguire, in termini di squadra, obiettivi comuni.  ….  Semplice no ! Non staremo ora a dilungarci su quali regole o su quali siano i tempi di attuazione, ma faremo cenno solo al fatto di come un atleta che non si allinei alle regole del gruppo, possa nel tempo arrecare danno alla sua squadra. Le regole sono sempre difficili da applicare e da assimilare, per questo vanno sapute dosare e gestire nel tempo con gradualità; sono però necessarie per porsi, e possibilmente raggiungere, obiettivi sportivi ambiziosi in modo collettivo.  Ragazzi e ragazze, ponetevi subito la domanda e rispondetevi : “sono minimamente ambizioso/a” ?  La Volley Ladispoli, sempre nel rispetto della gradualità, le introdurrà … speriamo  … con l’inizio della prossima stagione agonistica.

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