Il mondo della pallavolo contro il razzismo

I vergognosi ululati e i cori razzisti nei confronti del giocatore francese – di origini senegalese – Kalidou Koulibaly non vanno sottovalutati né minimizzati. Da diversi anni è in atto in Italia – e in altri Paesi europei – un’escalation di violenza e intolleranza per tutto ciò che non è made in Italy. Il calcio è lo sport più popolare del nostro Paese, ma il razzismo di molte curve calcistiche non è la norma, è una pessima eccezione che va combattuta e stigmatizzata. Negli altri sport le cose vanno molto diversamente e ogni giorno centinaia di migliaia di giovani fanno integrazione, giocando con coetanei di diverse nazionalità e provenienze senza alcun problema. La pallavolo da diversi anni è la punta di diamante dell’integrazione nello sport; la nostra federazione nazionale – la FIPAV – in particolarepromuove e valorizza i valori di solidarietà e fratellanza tra chi gioca, premiando le società più attive in questo senso

L’ASD Volley Ladispoli anche sotto questo punto di vista è una società esemplare, perché ha sempre permesso di affiancare alle fondamentali attività agonistiche, gruppi amatoriali nei quali l’integrazione e l’accettazione di chiunque rispetti le regole collettive sono pane quotidiano. Negli oltre 10 anni di collaborazione con il Presidente Scimia, ho avuto la massima disponibilità da parte della società per organizzare eventi che univano lo sport al sociale e ai temi dell’integrazione. Tra le tante iniziative cito solo gli oltre 100 appassionati riuniti al Pallone Nino Panzani per l’iniziativa Sport e Solidarietà del 2015. Perché, allora, un torneo di pallavolo all’interno di un festival di 4 giorni dedicato alla lotta al razzismo? Soprattutto per ricordare a tutti che nel mondo della pallavolo gli episodi razzisti - come quelli accaduti al giocatore del Napoli Koulibaly - non accadono. Per riaffermare il valore universale del gioco sportivo, come strumento di unione e non di divisione o di odio per il diverso.

Da più di un anno ho ricevuto la delega del Comune di Cerveteri per il tema Movimento e salute. Come tutto lo staff dell’ASD Volley Ladispoli, io credo nell’enorme valore formativo dell’attività motoria e dello sport. Allenandoci e giocando insieme tutti facciamo integrazione, diventando persone migliori. Con lo sport e il gioco la comunicazione è immediata, poiché lo sport è uno dei pochi linguaggi universali che tutti capiscono. E’ un farmaco senza effetti collaterali. E oggi è anche un antidoto al veleno razzista che sta venendo fuori.

Per questo, martedì 22 gennaio dalle 14:00 alle 16:00 ci cimenteremo in due ore di pallavolo "antirazzista", con giocatrici e giocatori diversi per età, sesso e nazionalità. Alla fine ci sarà una foto insieme, la scelta dei giocatori da premiare (sabato 26 a Palazzo Ruspoli) e il messaggio che la diversità – per il mondo della pallavolo - è una ricchezza, non un problema. (Daniele Segnini)

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